Julius Heinrich Klaproth
Berlin 1783 - Paris 1835
Linguista, etnografo, orientalista ed esploratore tedesco, sodale di Jean-Pierre Abel-Rémusat. Figlio del chimico e mineralogista Martin Heinrich, abbandonati gli studi di chimica e di fisica, si volse giovanissimo all’apprendimento delle lingue orientali pubblicando l’«Asiatisches Magazin» (Weimar, 1802-1803). Chiamato a S. Pietroburgo, nel 1805, membro dell’ambasciata del conte Golovkin in Cina, acquisì un’ampia messe di libri cinesi, manciù, mongoli e giapponesi. Fra l'8 e il '10 fu incaricato dall’Accademia di S. Pietroburgo di esplorare il Caucaso; nominato professore di lingue asiatiche a Vilnius (1812), per motivi bellici, non prese mai possesso delle cattedra. Dal 1815 si stabilì a Parigi che diverrà la sua patria adottiva. Grazie ai buoni uffici di Alexander von Humboldt, l’anno seguente, Federico Guglielmo III, re di Prussia, lo nominò professore di lingue e letterature dell’Asia col permesso di restare nella capitale francese. Fu uno dei fondatori della Société asiatique di Parigi.
Opere principali: Reise in den Kaukasus und Georgien in den Jahren 1807 und 1808 (Halle, 1812-14); Geographisch-historische Beschreibung des ostlichen Kaukasus (Weimar, 1814); Asia polyglotta ou Classification des peuples de l'Asie d'après leurs langues (Paris, 1823); Tableaux historiques de l'Asie (Paris, 1826); Memoires relatifs à l'Asie (Paris, 1824-28); Tableau historique, géographique, ethnographique et politique du Caucase (Paris, 1827); Vocabulaire et grammaire de la langue géorgienne (Paris, 1827).
Bibliografia: C. Landresse, Notice historique et littéraire sur M. Klaproth, «Nouveau Journal Asiatique», XV, 1835, pp. 243-273.