Theodorus Janssonius van Almeloveen
Mijdrecht 1657 - 1712
Fisico ed editore di classici; il padre era ministro della chiesa riformata, la madre, Maria Jansson, era imparentata col celebre stampatore Jan Jansson di Amsterdam. Dopo gli studi a Utrecht, ove ebbe eminenti maestri, come Johann Georg Graevius, de Vries, Johann Leusden, Johannes Munniks e Jacob Vallan, si addottorò a Utrecht (1681). Nel 1697, insegna greco e storia a Harderwijk e, dal 1702, fu nominato anche professore di medicina, mantenendo entrambi gli insegnamenti fino alla morte. Nel suo Inventa Novantiqua (1684), discute in dettaglio, con un forte orientamento verso l'antichità, la questione di quanto le scoperte nella medicina contemporanea siano state anticipate da parte dei medici antichi, sostenendo gli ‘antichi contro i moderni’.
Opere principali: De Vitis Stephanorum (1683); Inventa novantiqua (1684); Aphorismi Hippocratis (1685); Opuscula, sive Antiquitatum è sacris profanarum Specimen (1686); Amoenitates Theologico-philologicae (1694); Epigrammata vetera (1694); Plagiariorum Syllabus (1694).
Bibliografia: S. Verheesen-Stegeman, Patronage and services in the Republic of Letters: the network of Theodorus Janssonius van Almeloveen (1657-1712), Amsterdam, Apa-Holland Universiteits Pers 2005.