Guglielmo Libri (Libri Carucci)

Matematico, bibliofilo e storico della matematica. Studiò a Pisa dove, a 20 anni, fu nominato professore di Fisica matematica all'Università. Fuoruscito per ragioni politiche (1830) riparò a Parigi. Naturalizzato francese nel 1833, insegnò calcolo delle probabilità alla Sorbona. Nel 1843, superando le candidature di Augustin-Louis Cauchy e di Jean-Marie Duhamel, ottenne la cattedra di matematica al Collège de France, insegnandovi fino al 1848 quando fuggì in Gran Bretagna perché accusato di sottrazione di libri e manoscritti rari dalle biblioteche governative parigine. Nel 1850 il tribunale francese lo condannò, in contumacia, a 10 anni di carcere. Assunta la cittadinanza inglese, rientrò in Italia. È noto soprattutto per la sua opera di storico della matematica, in particolare per la rivalutazione della scuola algebrica italiana e per gli studi su Fermat.
La maggior parte dei furti la perpetrò ai danni della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze e di parecchie biblioteche francesi, sfruttando nel secondo caso la circostanza che per la sua indiscussa competenza in materia era stato nominato Secrétaire de la Commission du Catalogue général des manuscrits des bibliothèques publiques de France. Dopo la sua morte sia il governo francese che quello italiano riuscirono a riacquistare buona parte delle opere sottratte, reintegrando in una certa misura i patrimoni delle biblioteche depredate.