Löwenberg 1840 - Jena 1912
Docente di filosofia dapprima a Strasburgo (1872), poi a Jena (1882); promotore del ‘ritorno a Kant’ nell’ambito della filosofia tedesca del secondo Ottocento.
Il catalogo raccoglie le biblioteche di Dilthey, Liebmann, Münch, Lasswitz e Thiele, aggiungendovi opere provenienti dalle biblioteche di Heinze, Zeller, Ebbinghaus, Freudenthal, Hartmann, Vogt, G. e O. Frick. Non è indicata la provenienza dei singoli volumi.Di particolare interesse, il modo in cui viene organizzata la seconda parte del catalogo, di gran lunga la più ampia (pp. 16-168), tale da configurare un sofisticato repertorio bibliografico. Gli autori sono disposti in ordine alfabetico (A. v. Helmersen, H. v. Helmholtz, H.F. Helmolt, Helvétius, etc.) e le loro opere sono contrassegnate da una numerazione progressiva (12.566 descrizioni bibliografiche). Ai contributi di singoli autori sono spesso associati gli studi critici sull’argomento (ad esempio, i quaranta titoli di opere spinoziane sono immediatamente seguiti da novantasette testi di letteratura secondaria). Nell’elenco sono inserite anche determinate ‘parole-chiave’, con rinvii agli autori di opere connesse a tali argomenti: dopo A. Spir compaiono così le rubriche ‘Spiritismus’ e ‘Spiritualismus’, dopo R. Sporbert la voce ‘Sprachphilosophie’. Inoltre certe opere sono corredate da un segno grafico che suggerisce di consultare anche una determinata ‘parola-chiave’ (al testo di Agrippa von Nettesheim si accompagna l’invito a tener conto della rubrica ‘Geheimwissenschaften’). Il repertorio si articola in due diverse sezioni.