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Maurizio Bufalini



Maurizio Bufalini

Cesena 1787 - Firenze 1875


Nato a Cesena nel 1787, studiò medicina all'Università di Bologna. A Bologna fu chiamato nel 1813 come assistente alla cattedra di clinica medica. Nel saggio pubblicato a Pavia nel 1819, Fondamenti della patologia analitica, sostenne la necessità che alla base della scienza medica fosse posto l'esame dei fatti. Nel 1832 ritornò a Cesena a esercitare la professione e nel 1835 fu chiamato a coprire la cattedra di clinica medica nella scuola di S. Maria Nuova di Firenze. Morì a Firenze nel 1875. Secondo il Murri aprì l'epoca della medicina che «scrutava il paziente con l'osservazione, col coltello, col microscopio, con la storta, con le macchine».

Opere principali: Fondamenti della patologia analitica (Pavia 1819); Cicalate contro la nuova dottrina italiana (1832); Intorno alle cagioni del perfezionamento civile dei popoli (Firenze 1837); Della benevolenza,dell’emulazione e della religione considerate come principii della morale educazione dei fanciulli (Firenze 1840); Dell’influenza della ragione sul progresso del bene sociale (Firenze 1841); Sulla influenza educatrice della popolare istruzione (Firenze 1850); Istituzioni di patologia analitica (Firenze 1863).

Bibliografia: F. Mariotti, Ricordi sulla vita e le opere di Maurizio Bufalini, Firenze 1876; A. Murri, Maurizio Bufalini nel centenario della sua morte, Bologna, Zanichelli 1925; L. Messedaglia, In difesa della memoria di Maurizio Bufalini, «Studi romagnoli», 5 (1954), pp. 413-426; V. Bregoli, Scienziati illustri di Romagna, Imola, Galeati 1972, pp. 71-78; F. Manzotti, Bufalini, Maurizio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 14 (1972); E. Dall'Osso, Il pensiero clinico di Maurizio Bufalini, «Studi romagnoli», 27 (1976), pp. 375-377; Atti del Convegno Maurizio Bufalini, medicina, scienza e filosofia, Cesena 13-14 novembre 1987, a cura di G. Pancaldi, Bologna, Clueb 1990; L. Baldacchini, Maurizio Bufalini, Antonio Fortunato Stella e la Società Tipografica dei classici, «Studi romagnoli», 45 (1994), pp. 437-445; M. Biondi, La tradizione della città. Cultura e storia a Cesena e in Romagna nell'Otto e Novecento, Cesena, Società di studi romagnoli 1995; G. Lelli Mami, Un singolare progetto: il monumento a Maurizio Bufalini vivente, «Studi romagnoli», 47 (1996), pp. 713-722; G. Cerasoli, La biblioteca di Maurizio Bufalini, «Studi romagnoli», 51 (2000), pp. 464-465; R. Pasi, Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini. I due grandi protagonisti romagnoli del Risorgimento e della medicina dell'800, Ravenna, Edizioni del Girasole 2002.



Biblioteca Malatestiana, fondo Maurizio Bufalini, catalogo.

La raccolta fu lasciata alla città di Cesena dallo stesso Bufalini (Cesena 1787-Firenze 1875), chirurgo e cattedratico, iniziatore del sistematico uso del metodo sperimentale applicato alla medicina. Bufalini mantenne sempre stretti rapporti con la città natale, che gli intitolò, ancora vivente, la piazza già di San Francesco ed il monumento in suo onore. L’arrivo della raccolta, nell’aprile 1875, avviò la trasformazione della Comunale, da contenitore di testi in prevalenza religiosi, a biblioteca laica. La collezione comprende circa 9.000 opere (6.480 volumi e 2.176 opuscoli) e numerose carte manoscritte (tra le quali l’epistolario, le relazioni e gli studi medici) e rappresenta uno dei pochi esempi di libreria di un importante medico dell’Ottocento conservata integralmente.


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Biblioteca Malatestiana, fondo Maurizio Bufalini, registro topografico analitico.

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Paolo Zanfini (Biblioteca Malatestiana)
ultimo aggiornamento: 2023-12-14 15:30:44