Paolo Rossi Monti
Urbino 1923 - Firenze 2012
Storico italiano della filosofia e della scienza. Ha insegnato nelle univv. di Milano, Cagliari, Bologna e Firenze. Allievo di Banfi, fu poi vicino a Garin, che lo indirizzò alle ricerche di storia della cultura e della filosofia rinascimentali (da ricordare, in quest’ambito, la monografia del 1952 su Aconcio). Successivamente ha sempre più focalizzato i suoi interessi sulla cultura filosofica e scientifica tra Quattrocento e Settecento, contribuendo a chiarire importanti e spesso trascurati aspetti della transizione dalla cultura tardomedievale alla scienza moderna. In questa prospettiva dev’essere innanzitutto segnalata la sua opera su Francesco Bacone, volta a ricostruire, in particolare, i motivi della tradizione magico-alchimistica e di quella dialettico-retorica con cui si confronta il pensiero baconiano. Di notevole rilievo sono le indagini sul rapporto tra arti meccaniche e conoscenza della natura, tra fare e sapere, con cui Rossi ha messo in evidenza la rilevanza storica delle tecniche artigianali e del loro influsso sul pensiero filosofico-scientifico per la nascita dei nuovi paradigmi conoscitivi che avrebbero condotto alla dissoluzione della concezione contemplativa del sapere, di origine greca, e all’affermarsi della concezione pratica e operativa caratteristica della scienza moderna. Da ricordare inoltre i suoi lavori sull’arte della memoria, sulla logica combinatoria e su Vico. Le ricerche di Rossi si segnalano soprattutto per la capacità di individuare zone di intersezione culturale, superando le barriere disciplinari proprie di tanta storiografia tradizionale e mirando a fornire contributi rientranti in una più vasta storia delle idee. Il lavoro concreto di storico non gli ha impedito, inoltre, di riflettere sulla metodologia della storiografia e, soprattutto, sul rapporto tra storia della scienza e filosofia della scienza. Ha diretto le opere Storia della scienza moderna e contemporanea (5 voll., 1988) e La filosofia (4 voll., 1995).
Dizionario di filosofia (2009)
Opere principali: Giacomo Aconcio (1952); Francesco Bacone: dalla magia alla scienza (1957); Clavis universalis: arti mnemoniche e logica combinatoria da Lullo a Leibniz (1960); I filosofi e le macchine (1962); Le sterminate antichità: studi vichiani (1969); Storia e filosofia (1969); La rivoluzione scientifica da Copernico a Newton (1973); Immagini della scienza (1977); I segni del tempo. Storia della Terra e delle nazioni da Hooke a Vico (1979); I ragni e le formiche. Un’apologia della storia della scienza (1986); Il passato, la memoria, l’oblio (1992); La nascita della scienza moderna in Europa (1997); Le sterminate antichità e nuovi saggi vichiani (1999); Il tempo dei maghi. Rinascimento e modernità (2006).
Bibliografia: F. Abbri, Obituary. Paolo Rossi, 30 december 1923-14 January 2012, «Nuncius», n. 1 (2012), p. 1-10; A. Pagnini, Ricordo di Paolo Rossi, «Iride», n. 66 (2012), p. 209-214; Paolo Rossi, un maestro, Pisa, Edizioni della Normale, 2013; F. Abbri, Paolo Rossi (1923-2012), «Rivista di storia della filosofia», n. 2 (2014), p. 335-353; P. Rossi, Tra Banfi e Garin. La formazione filosofica di Paolo Rossi, «Rivista di filosofia», n. 2 (2014), p. 168-184; C.A. Viano, La storia della filosofia in una prospettiva globale, «Rivista di filosofia», n. 2 (2014), p. 185-206; S. Poggi, Rossi, Paolo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 88 (2017).
La biblioteca di Paolo Rossi
Paolo Rossi ha voluto che i libri e le carte del suo archivio fossero conservati nella Biblioteca del Museo Galileo «perché possano non andare dispersi ma servire al lavoro di giovani che si dedicano ai nostri studi». La Biblioteca ha ricevuto nel giugno 2012 la prima tranche della collezione di libri e documenti.
La ‘Biblioteca di Paolo Rossi’ consta ad oggi di ca. 4.500 monografie moderne e ca. 5.000 pezzi della raccolta miscellanea (estratti, fotocopie, dattiloscritti etc.), a cui si aggiungono molti fascicoli di periodici italiani e stranieri. Mancano ancora diverse centinaia di monografie moderne e un nucleo rilevante di opere antiche che la Biblioteca del Museo Galileo acquisirà prossimamente, in data da concordare con gli eredi.
Si tratta di una biblioteca molto vasta ed eterogenea, specchio della la molteplicità di interessi di Rossi: ai testi di storia della filosofia e storia della scienza, prevalenti, se ne affiancano infatti molti altri di argomento politico, sociologico e religioso. Ed è inoltre una biblioteca ‘parlante’ e in questo senso altamente significativa: Paolo Rossi ha infatti lasciato ‘tracce’ su moltissimi libri della sua biblioteca, sotto forma di sottolineature e annotazioni a margine che contribuiscono a delineare le sue posizioni filosofiche e la sua personalità.