Giuseppe Tarozzi
Torino 1866 - Padova 1958
Allievo di Roberto Ardigò, docente di filosofia morale a Palermo e a Bologna, prima di passare alla cattedra di filosofia dell'ateneo felsineo nel 1922 e, infine, a quella di teoretica nel 1930. Operò durante il periodo della crisi del positivismo, perseguendo una sintesi tra il determinismo naturalistico e il principio della libertà spirituale.
Opere principali: Apologia del positivismo (Roma 1928); La ricerca filosofica e la religione (s.l. s.d., ma 1935); La libertà umana e la critica del determinismo (Bologna 1937).
Bibliografia: E. Garin, Cronache di filosofia italiana: 1900/1943, Bari, Laterza 1955; P. Lamanna e V. Mathieu, La filosofia italiana: idealismo, anti-idealismo, spiritualismo, in Storia della filosofia: la filosofia del Novecento, Firenze, Le Monnier 1971, vol. I, pp. 42-73.
Dono della moglie, Angela Romagnoli Tarozzi, alla biblioteca dell’Università di Firenze, il fondo è suddiviso tra la biblioteca della Facoltà di Scienze della formazione, che ne conserva il nucleo più ampio (1.797 volumi) e quella di Lettere e filosofia (311 volumi e 607 opuscoli, una parte dei quali ancora da inventariare e catalogare). Dei volumi conservati a Lettere esiste l’inventario originale, mentre quelli depositati a Scienze della formazione sono stati inventariati nel 1985. I libri sono perlopiù del XIX e XX secolo.
Bibliografia: Guida ai fondi speciali delle biblioteche toscane, a cura di S. Di Majo, Firenze, DBA 19962.