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Leonardo da Vinci



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Leonardo da Vinci

Vinci 1452 - Amboise 1519


Opere principali: Scritti letterari, a cura di A. Marinoni, Milano, Rizzoli 1974; Trattato della pittura, a cura di E. Camesasca, Milano, TEA 1995; Scritti scelti, a cura di A.M. Brizio, Torino, UTET 19962.

Bibliografia:

C. Pedretti, Studi vinciani, Genève, Libraire E. Droz 1957; C. Dionisotti, Leonardo uomo di lettere, «Italia medievale e umanistica», V, 1962, pp. 183-216; A. Chastel, Leonardo da Vinci. Studi e ricerche 1952-1990, Torino, Einaudi 1995; A. Vezzosi, Leonardo da Vinci: arte e scienza dell’universo, Trieste, Electa-Gallimard 1996; P. Marani, Leonardo da Vinci, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 64 (2005); F. Frosini, La biblioteca, in La mente di Leonardo. Nel laboratorio del Genio Universale, a cura di P. Galluzzi, Firenze, Giunti 2006, pp. 126-145; R. Descendre, La biblioteca di Leonardo, in Atlante della letteratura italiana, a cura di S. Luzzatto - G. Pedullà, Torino, Einaudi 2010, vol. I, pp. 592-595; F. Frosini – C. Vecce, Leonardo da Vinci, in Il Contributo italiano alla storia del Pensiero. Filosofia, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana 2012; C. Vecce, La biblioteca perduta. I libri di Leonardo, Roma, Salerno Editrice 2017; La biblioteca di Leonardo, a cura di C. Vecce, Firenze, Giunti 2021.

Risorse online:



Codex Madrid II, Biblioteca Nacional de España, 1504, ff. 2v-3r.

L’autografo è trascritto in I codici di Madrid. Biblioteca nazionale di Madrid, a cura di L. Reti, Firenze, Giunti Barbera 1974.

Il catalogo, autografo, redatto su tre carte di un codice manoscritto già utilizzato in precedenza, è un semplice “ricordo” di libri posseduti da Leonardo e divisi in due gruppi consistenti in: 73 libri, lasciati «serrati nel cassone», e 43 che risultavano «in cassa al munistero», espressione non ulteriormente chiarita. Si può verosimilmente far risalire la stesura del documento al secondo periodo fiorentino di Leonardo, tra il 1501 e il 1509. Indizi in tal senso sono forniti dal manoscritto: il «libro di Giorgio Valla» può essere identificato col De expetendis et fugiendis rebus, stampato nel 1501; Leonardo rammenta inoltre di aver prestato due libri a noti personaggi fiorentini, Guglielmo de’ Pazzi e il maestro d’abaco Giovanni del Sodo.

La descrizione fisica dei libri elencati è assente: se per il secondo gruppo, i 43 lasciati al monastero, Leonardo distingue in appendice a seconda della legatura – senza identificarli – 48 volumi (in realtà 50, poiché verosimilmente alcuni testi dovevano essere composti da più tomi), di quelli del primo gruppo fornisce quasi sempre soltanto i dati essenziali. Sono infatti pochi i casi nei quali è indicato se il volume è in asse o in cartapecora, oppure dipinto. I testi sono distinti talora in base alla lingua. Nessun criterio tematico è stato seguito nell’elencazione dei titoli, che spaziano dalla filosofia alla letteratura, dalla matematica alla teoria artistica.


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E.D.S.
Letzte Bearbeitung: 2023-12-02 10:57:57