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Bibliotecas de los filósofos : Bibliotecas filosóficas privadas en edad moderna
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Friedrich Wilhelm Nietzsche




Ficha en italiano e inglés


Friedrich Wilhelm Nietzsche

Röcken 1844 - Weimar 1900




M. Oehler, Nietzsches Bibliothek, [Weimar], Gesellschaft der Freunde des Nietzsche-Archivs, 1942, VIII + 56 S., [5] Bl.

A partire dalla fondazione dell’Archivio Nietzsche, nel 1895, le discussioni intorno all’opera nietzscheana risultano strettamente intrecciate allo studio dei testi conservati nella biblioteca personale del filosofo. Nel 1894 Elisabeth Förster-Nietzsche raccoglie i libri e i quaderni di appunti del fratello, conservandoli dapprima a Naumburg e dal 1896 a Weimar, ed inizia il lavoro di trascrizione e di edizione degli scritti inediti. Nel 1896 Rudolf Steiner, che lavorava presso l’Archivio Goethe-Schiller di Weimar, viene incaricato da Elisabeth di redigere un catalogo dei volumi della biblioteca del fratello. Il manoscritto, ancor oggi conservato presso l’Archivio Goethe-Schiller (GSA 72/2443), riportava oltre mille titoli, suddividendo i libri per argomento e riportando sommariamente, per ogni volume posseduto, la presenza o assenza di rilegatura, il numero delle pagine non tagliate, le dediche e le tracce di lettura. Sulla scorta del lavoro di Steiner, Elisabeth pubblica in due occasioni (1900, 1913) una lista dei libri posseduti da Nietzsche, selezionando arbitrariamente i testi, trascurando intere sezioni della biblioteca (lessici, filologia classica, autori greci e romani) e quindi riducendo il numero complessivo delle opere (cfr. E. Förster-Nietzsche, Nietzsches Bibliothek, in Bücher und Wege zu Büchern, hrsg von A. Berthold, Berlin-Stuttgart, Spemann 1900; H. Feigl, Deutscher Bibliophilen-Kalender für das Jahr 1913, Wien, Perles 1913).
Nei decenni successivi, continua a manifestarsi un notevole interesse per la biblioteca del filosofo. Hans Joachim Mette, l’editore della Historisch-kritische Gesamtausgabe degli scritti nietzscheani (München, Beck 1933 sgg.), annuncia nel 1932 il proposito di pubblicare, come appendice al primo volume dell’opera, un nuovo, più esauriente catalogo dei titoli della biblioteca (H.J. Mette, Der handschriftliche Nachlaß Friedrich Nietzsches, Leipzig 1933, p. 54). In seguito, tuttavia, il progetto verrà lasciato cadere, né resta traccia, a Weimar, di documenti o appunti riconducibili all’iniziativa auspicata da Mette.
Alcuni anni dopo, nel 1942, compare un nuovo catalogo a stampa, curato da Max Oehler, dei testi posseduti da Nietzsche (M. Oehler, Nietzsches Bibliothek. Vierzehnte Jahresgabe der Gesellschaft der Freunde des Nietzsche-Archivs, Weimar 1942, 67 p.). Il volumetto di Oehler raccoglie, suddivisi per campi disciplinari, 775 volumi e 1621 titoli, riportando in appendice anche i libri presi a prestito da Nietzsche presso la Biblioteca universitaria di Basilea. Si tratta di un catalogo più ampio, rispetto agli inventari di Steiner e della sorella, che si propone anche di fornire sommarie indicazioni sulle sottolineature e sulle annotazioni a margine presenti nei singoli volumi.
Per molti decenni il registro di Oehler resta l’indispensabile strumento di lavoro per chiunque affronti il problema delle letture e degli studi di Nietzsche. Sessant’anni dopo compare, per i tipi di de Gruyter, un nuovo catalogo della biblioteca (G. Campioni, P. D’Iorio, M.C. Fornari, F. Fronterotta, A. Orsucci, Nietzsches persönliche Bibliothek, Berlin-New York, de Gruyter 2003, 737 p.). Il volume permette, a cospetto delle precedenti raccolte, una ‘panoramica’ ben più ampia dei volumi della biblioteca Nietzsche, enumerando minuziosamente, per ogni libro conservato, tutte le pagine che presentano segni di lettura. Il catalogo de Gruyter tiene inoltre conto, per la prima volta, delle ricevute di librai e rilegatori (conservate a Weimar) che attestano l’acquisto o la rilegatura di opere appartenenti alla biblioteca Nietzsche e in seguito, in certi casi, andate smarrite.
Sulla storia dei cataloghi della biblioteca Nietzsche si può consultare il contributo di P. D’Iorio, Geschichte der Bibliothek Nietzsches und ihrer Verzeichnisse, in G. Campioni, P. D’Iorio, M.C. Fornari, F. Fronterotta, A. Orsucci, Nietzsches persönliche Bibliothek, cit., pp. 33-78.

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A.O.
Última actualización: 2014-03-27 17:54:42